Roberta Panariello: “La BDT è un’opportunità di cui non possiamo fare a meno”

Giunti alla soglia dei trent’anni, è difficile fare un punto lavorativo e personale per capire dove si è arrivati e da dove è possibile ripartire per continuare il proprio percorso di vita.

Ho fortunatamente ho incontrato sulla mia strada la Banca dati Talenti, proposto dal Progetto Policoro in collaborazione con la Fondazione Oiermo.

Sono venuta a conoscenza di questo progetto un pò per fortuna e un pò per la mia smisurata voglia di mettermi in gioco e dare pieno spazio alle opportunità.

Sì, perchè è di questo che si tratta: perchè ritengo che questa sia un’opportunità della quale nessuno può farne a meno.

Nella prima fase del percorso che include l’autovalutazione del curriculum, grazie all’aiuto dei miei tutor, son riuscita a riscoprire tutte le competenze acquisite nel corso degli anni, sia di studio, che lavorative. Non sempre ci si sofferma quanto di dovrebbe.

Passati alla fascia d’interesse delle abilità e delle conoscenze, sono riuscita a capire tutto ciò che non riuscivo a vedere, tutte le esperienze svolte anche all’esterno dell’ambito lavorativo le ho riportartate all’interno del curriculum formativo, riscoprendo molteplici capacità, non messe a frutto soprattutto nell’ambito scolastico.

L’incontro con la psicologa è stata una vera e propria chiacchierata, le ho parlato con semplicità delle mie esperienze personali e ho cercato di trovare un filo conduttore riguardo i miei obiettivi di vita.

L’ultimo step è la restituzione del profilo utente che ora come ora non vedo l’ora di avere fra le mie mani. Ho voglia di partire alla ricerca di un radioso e solido futuro.

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